edizione 2021

Quest’anno presentiamo un Festival dell’economia particolare. Nell’impossibilità di organizzare delle conferenze in presenza, abbiamo optato per un’edizione online. Grazie alla collaborazione della RSI ed in particolare ai giornalisti di Tempi moderni, possiamo offrire agli interessati delle interviste di qualità con economisti di fama internazionale (Cristiano Antonelli, Stephanie Kelton, Jean François Ponsot, Monika Rühl e Yanis Varoufakis). Per il lavoro “dietro le quinte” ringraziamo il prof. Sergio Rossi – membro del comitato scientifico del Festival – che ci ha fornito i contatti, ma anche gli allievi del corso di Opzione scienze umane, che hanno preparato le schede degli intervistati e le tracce delle domande e che hanno commentato il tema del Festival.

Interviste

Cristiano Antonelli

Cristiano Antonell è professore ordinario di politica economica, nel Dipartimento di economia Salvatore Cognetti de Martis, Fellow del Collegio Carlo Alberto, Editor della rivista ‘Economics of Innovation and New Technology’.

È stato junior economist nella Direzione scienza tecnologia e industria dell’OCSE negli anni 1978 e 1979 e Rockefeller Fellow nella Sloan School del Massachusetts Institute of Technology negli anni 1983-1985.

Ha insegnato nelle Università di Sassari e della Calabria, al Politecnico di Milano, e nelle Università di Manchester, Nizza, Lione Lumiere, Aix-en-Provence, Parigi XIII e Parigi XII. Nell’anno accademico 1999-2000 è stato titolare della cattedra Jean Monnet presso l’Università Dauphine Parigi IX.

Ha scritto monografie e saggi pubblicati dalle principali case editrici (Il Mulino, Einaudi, Oxford University Press, Routledge, Stanford University Press, Cambridge University Press, Edward Elgar, Rosenberg&Sellier) e circa 200 articoli scientifici sulle principali riviste italiane e internazionali nell’area dell’economia dell’innovazione e dell’economia industriale.

Stephanie Kelton

È professoressa di economia e politica pubblica presso la Stony Brook University e Senior Fellow presso il Schwartz Center for Economic Policy Analysis presso la New School for Social Research.

Nel 2001 consegue il dottorato di ricerca (PhD) in economia presso la New School for Social Research. Dopo la laurea in Economia presso l’Università di Sacramento, ha conseguito un master in Economia presso l’Università di Cambridge.

È una dei massimi esperti di teoria monetaria moderna ed ex capo economista della commissione per il bilancio del Senato degli Stati Uniti (staff democratico). È stata nominata da POLITICO (2016) come una delle 50 persone che hanno influenzato maggiormente il dibattito politico in America.

In qualità di esperta di finanza pubblica e internazionale, ha fatto parte della commissione riunita nel 2011 dal senatore Bernie Sanders per la riforma della Federal Reserve, insieme ad altri economisti tra cui Randall Wray e il premio Nobel Joseph Stiglitz.

Nel 2020 ha pubblicato The Deficit Myth: Modern Monetary Theory and the Birth of the People’s Economy  tradotto il italiano da Fazi editore.

Jean François Ponsot

Jean François Ponsot è professore universitario di economia presso all’Università di Grenoble-Alpes. La sua ricerca si concentra principalmente sull’economia politica del denaro, sulla finanza per lo sviluppo e sulla storia del pensiero keynesiano

È stato membro del Consiglio Nazionale delle Università e del Consiglio del Polo delle Scienze Sociali dell’UGA. È stato direttore del CREG (team di accoglienza UGA) e Assistant Professor presso la Laurentian University in Canada. Ha svolto diverse missioni di consulenza. Da settembre 2019 è membro anche del consiglio dell’Associazione francese di economia politica. È pure uno dei principali animatori del gruppo di economisti “économistes atterrées”. http://atterres.org

Ha pubblicato Money, tra debiti e sovranità (con Michel Aglietta e Pepita Ould Ahmed, 2016, Odile Jacob), e Money, una questione politica (con Jean-Marie Harribey, Esther Jeffers, Jonathan Marie e Dominique Plihon, 2018, Editions du Seuil). Ha anche coordinato la pubblicazione di The Political Economy of Monetary Circuits (2009, Palgrave Macmillan) e Post-Keynesian Economy, Histories, Theories and Policies (2018, Editions du Seuil).

Monika Rühl

Presidente della Direzione generale di economiesuisse.

Studi: Studio in romanistica (francese e italiano) all’Università di Zurigo.

Formazione diplomatica a Berna, Bruxelles e Ginevra.

Carriera: Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Assistente personale del Consigliere federale Joseph Deiss (2002 nel DFAE, 2003-2006 nel Dipartimento federale dell’economia (DFE)).

Capo della Divisione Relazioni economiche bilaterali presso la Segreteria di Stato dell’economia SECO (ambasciatrice e membro della Direzione generale).

Nel 2008 nominata delegata del Consiglio federale per gli accordi commerciali.

Dal 2011 al 2014 è stata Segretaria generale del Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

Dal 1° settembre 2014 prima presidente donna della Direzione generale di economiesuisse.

Yanis Varoufakis

Dopo la laurea in Statistica Matematica consegue il dottorato in Economia all’Università dell’Essex. Nel 1988 trascorre un anno come fellow all’Università di Cambridge. Dal 1989 al 2000 è Senior Lecturer in economia presso l’Università di Sydney. Nel 2000 ritorna in Grecia come professore di Teoria Economica all’Università di Atene, dove nel 2002 istituisce il The University of Athens Doctoral Program in Economics (UADPhilEcon) che dirige fino al 2008. Da gennaio 2013 a gennaio 2015 insegna alla Lyndon B. Johnson School of Public Affairs dell’Università del Texas a Austin.

Nel 2015 si è candidato con SYRIZA ed è stato eletto al parlamento ellenico, diventando, a partire dal 27 gennaio, ministro delle finanze nel governo Tsipras, ma a luglio dello stesso anno dimissiona, in profondo disaccordo con le misure imposte dall’Ue/Fmi, sulla gestione del debito greco. Fino al 2019 è stato anche parlamentare europeo.

Ha pubblicato numerosi saggi scientifici e libri. In italiano segnaliamo: Adulti nella stanza. La mia battaglia contro l’establishment dell’Europa (2020) e È l’economia che cambia il mondo. Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro (2016).

Il pensiero in sintesi:
Secondo le parole dei Varoufakis: “Nel XXI secolo, un misto di critica del capitalismo basata sulla libertà di Marx e di avvertimenti libertari contro la troppa fiducia nelle burocrazie mi sembra una grande arma contro l’attuale vicolo cieco politico ed economico. Il decentramento delle tecnologie può aiutare a far funzionare questo ‘matrimonio'”.

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