edizione 2022

L’edizione di quest’anno propone una riflessione sull’evoluzione del mercato del lavoro. Gli anni del boom economico furono caratterizzati da un circolo virtuoso: più lavoro, più reddito, più domanda, più offerta. Nei trent’anni che seguirono la Seconda guerra mondiale un membro del nucleo familiare (quasi sempre l’uomo) disponeva di un salario sufficiente ad assicurare un livello di vita dignitoso a tutta la famiglia. I sindacati svolsero un ruolo centrale nella crescita dei salari reali e del welfare state. A partire dagli anni ’80, le strategie neoliberiste hanno rotto questo circolo virtuoso, delocalizzando la produzione dei beni tangibili nel Sud-est asiatico (prevalentemente) ed esercitando una forte pressione al ribasso sui salari (e sui diritti) dei lavoratori dei paesi industrializzati. Oggi siamo confrontati a un mercato del lavoro diviso tra coloro che hanno redditi elevati grazie ad impieghi in settori a forte capitale umano e coloro che invece devono confrontarsi con la precarietà e con l’insicurezza, imposta dalle nuove forme di impiego (esempio la gig economy). Nei quattro incontri proposti saranno trattati diversi aspetti del mondo del lavoro, con l’obiettivo di meglio capire la realtà contemporanea.

Questa edizione è stata organizzata grazie alla collaborazione di ISMEL (Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro dell’Impresa e dei Diritti Sociali) di Torino (www.ismel.it), mentre la moderazione è affidata a giornalisti della trasmissione televisiva di economia Tempi Moderni della RSI.

L’istituto ISMEL organizza a Torino dal 21 al 26 marzo la Settimana del lavoro 2022:

Un’utopia concreta: unire lavoro di qualità e sviluppo sostenibile
La transizione ecologica, da utopia promossa dai movimenti ecologisti e ambientalisti, diventa riferimento fondamentale delle politiche degli stati per effetto dei cambiamenti in atto nel Sistema Terra. È la condizione essenziale per la continuità dell’antropocene. Vanno esplorate con coraggio le vie per coniugare il benessere economico e sociale e la sua diffusione con la salvaguardia dell’ambiente.
In Piemonte oltre 40mila aziende dal 2016 hanno investito in tecnologie e prodotti a basso impatto, e nel 2020 il 15% degli occupati ha svolto un greenjob. Questi nuovi lavori stanno, sia pur lentamente, crescendo e nei prossimi quattro anni le competenze green saranno richieste nel 38% dei casi.
È possibile mantenere un livello desiderabile di occupazione stabile e di sviluppo economico-sociale salvaguardando l’ambiente? Quali investimenti sono necessari per creare nuove opportunità di lavoro e per ripensare quelli tradizionali? Quale cultura del lavoro e della solidarietà è necessaria per uscire dalla crisi ecologica? Quali livelli di governance sono richiesti?
Affrontare un problema come il cambiamento climatico richiede una collaborazione senza precedenti tra nuovi saperi e lavoro. Tale sfida esige che si creino nuovi consumi, nuovi modi di produrre, nuove tecnologie, nuove culture, nuovi modi di organizzare il mondo. La Settimana del Lavoro 2022 è un passo verso la sostenibilità.

Conferenze pubbliche

Com’è cambiato il lavoro nello sviluppo del capitalismo

Relatori: Ronny Bianchi e Christian Marazzi

  • Data: 3 febbraio 2022
  • Orario: ore 18.00
  • Luogo: Biblioteca cantonale Bellinzona

Nel 1776 Adam Smith, descrive la divisione del lavoro dello “spillaio”. Nei due secoli e mezzo seguenti, il capitalismo ha sviluppato forme diverse e sempre più sofisticate di lavoro, sino a giungere agli algoritmi dell’economia dei lavoretti (Gig economy). Attraverso una serie di “immagini” saranno evidenziati alcuni di questi passaggi.

La crisi pandemica ha accelerato alcune trasformazioni all’opera da tempo all’interno del mondo del lavoro, in particolare l’aumento del lavoro flessibile-precario ‘on demand’ e la digitalizzazione dei processi produttivi. In che misura questi processi stanno riconfigurando il mercato del lavoro svizzero e regionale? Un altro effetto non secondario della crisi è la rivalutazione del lavoro all’interno della propria esistenza, un fenomeno che nei paesi anglosassoni è stato definito The Great Resignation, la Grande dimissione, il rifiuto delle condizioni lavorative ereditate da decenni di liberismo. In Svizzera il fenomeno è stato circoscritto, ma una sua insorgenza, ad esempio all’interno del frontalierato, potrebbe modificare non poco le coordinate del mercato del lavoro locale.

Le nuove forme di lavoro nell’era delle piattaforme

Relatrice: Ivana Pais

Moderatore: Luca Fasani

  • Data: 14 febbraio 2022
  • Orario: ore 13:30
  • Luogo: Auditorium Scuola cantonale di commercio – Bellinzona

Le nuove infrastrutture digitali stanno cambiando il modo di produrre, di lavorare e, più in generale, le nostre relazioni sociali. In questo incontro si propone un’analisi delle trasformazioni in corso analizzando quattro questioni. La prima è la necessità di integrare l’analisi del rapporto persona-macchina con quella del rapporto persona-persona mediato dalle macchine. La seconda è la destrutturazione di spazi e tempi di lavoro accelerata dall’emergenza pandemica e la riflessione sul lavoro agile inteso come lavoro di prossimità e non solo come lavoro da casa. La terza riguarda il ruolo dei dati intesi come “merce fittizia” e il passaggio da logiche di redistribuzione a processi di valorizzazione per finalità collettive. Infine, si riflette su criticità e opportunità legate alle nuove coalizioni sociali veicolate dal modello organizzativo delle piattaforme.

La professoressa Ivana Pais insegna Sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano e collabora con Ismel. Ha all’attivo numerose pubblicazioni sul tema del lavoro e della sharing economy.

Il ruolo storico del sindacato e le recenti evoluzioni

Relatore: Stefano Musso

Moderatrice: Vera Pellandini

  • Data: 21 febbraio 2022
  • Orario: ore 13:30
  • Luogo: Auditorium Scuola cantonale di commercio – Bellinzona

Il ruolo storico delle organizzazioni sindacali nella costruzione di diritti sociali.

La perdita di forza contrattuale nella globalizzazione neoliberista, in confronto all’età del compromesso keynesiano/fordista.

I diversi sistemi storici di relazioni industriali in Occidente, i cambiamenti recenti e la loro influenza sull’evoluzione dei ruoli del sindacato.

Il professor Stefano Musso insegna Storia contemporanea e Storia del lavoro presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino e collabora con Ismel. È Presidente della Società Italiana di Storia del Lavoro e membro del Comitato di Coordinamento della European Labour History Network.

La gratuità si paga. Le metamorfosi nascoste del lavoro

Presentazione del libro di Spartaco Greppi, Samuele Cavalli e Christian Marazzi

Interverranno:

  • Samuele Cavalli, sociologo, collaboratore dell’Unione sindacale svizzera e docente
  • Spartaco Greppi, economista, docente e ricercatore universitario
  • Christian Marazzi, economista, saggista e ricercatore universitario

Con la moderazione di Sabina Zanini, giornalista del magazine RSI «Tempi Moderni»

Introdurrà la serata Stefano Vassere, Biblioteca cantonale di Bellinzona

  • Data: 11 marzo 2022
  • Orario: ore 18:00
  • Luogo: Biblioteca cantonale – Bellinzona

Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di lavorare e produrre e l’occupazione è sempre più flessibile e precaria. Cresce il lavoro a tempo determinato, il part time, il lavoro su chiamata. Cresce il numero di indipendenti che faticano a farsi riconoscere il proprio lavoro, soprattutto nei settori culturali. Flessibilità e disponibilità permanente, sulle quali si basa il lavoro nel mondo digitale, hanno un impatto che va ben oltre la gig economy e si estende al lavoro in generale, svelando l’esistenza di vaste aree di gratuità lavorativa e invisibilità statistica.  

Usando gli strumenti dell’inchiesta sociale e dando voce a chi opera in questo nuovo paradigma, il volume sviscera il fenomeno del lavoro gratuito e ne rintraccia origini, abusi e conseguenze, offrendo elementi di critica e riflessione al dibattito contemporaneo.

L’evoluzione della diseguaglianza salariale nel modello renano: un confronto fra generazioni

Relatore: Giacomo Corneo

Moderatrice: Thomas Paggini

  • Data: 31 marzo 2022
  • Orario: ore 13:30
  • Luogo: Auditorium Scuola cantonale di commercio – Bellinzona

La Repubblica Federale Tedesca rappresenta tuttora un modello di economia prospera e relativamente egualitaria. Tuttavia, nel corso degli ultimi 70 anni la classe lavoratrice è diventata estremamente eterogenea, sia da un punto di vista sociale che economico. Grazie ad un’indagine delle biografie reddituali dei lavoratori tedeschi nati dal 1935 in poi è possibile quantificare i mutamenti dei redditi vitali, della loro diseguaglianza e dell’impatto dello stato sociale sulla distribuzione del benessere. Ne emerge un quadro complesso con degli aspetti sorprendenti, come ad esempio quelli inerenti al legame fra diseguaglianza e formazione famigliare o all’impatto della mortalità differenziata sulla capacità dello stato sociale di ridurre la diseguaglianza.

Il professor Giacomo Corneo insegna Scienza delle finanze alla Freie Universität di Berlino.  È editor-in-chief del Journal of Economics. Ha pubblicato diversi lavori nel campo dell’economia pubblica, dell’economia del lavoro, dell’economia comparata, dell’organizzazione industriale e della teoria della crescita.

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